Tutti i comportamenti umani, anche quelli in apparenza casuali o privi di un’evidente giustificazione, sono determinati da un perché, da un motivo. La motivazione fa riferimento al processo attraverso il quale l’individuo è stimolato a compiere delle azioni specifiche verso un obiettivo. Nasce dall’esigenza di soddisfare un proprio bisogno e genera gli impulsi alle azioni che portano al raggiungimento. Si tratta di forze interne che stimolano e sostengono nel tempo il comportamento verso determinati obiettivi. I bisogni e quindi le motivazioni sono influenzati da vari fattori di contesto ed esperienza della persona; possono quindi variare al variare delle condizioni o al raggiungimento degli obiettivi per tendere verso altri nuovi bisogni.
L’esponente più importante che ha analizzato il concetto di “motivazione” è sicuramente Abraham Maslow, il quale colloca i bisogni umani in una gerarchia piramidale, i cui gradini sono i seguenti:
- bisogni fisiologici, legati alla sopravvivenza immediata
- bisogni di sicurezza fisica ed emotiva
- bisogni di affiliazione, amore e appartenenza
- bisogni di stima di sé
- bisogni di autorealizzazione
Secondo questa teoria, nel momento in cui un bisogno viene soddisfatto non è più motivante, piuttosto l’individuo tenderà a perseguire un obiettivo collocato su un gradino più alto della gerarchia. Inoltre nessun bisogno potrà mai essere motivante se non viene prima soddisfatto un bisogno di ordine inferiore ad esso. Anche nel lavoro e nello studio, conoscere ciò che ci stimola e ci gratifica è fondamentale per orientare i nostri percorsi ed essere più efficaci.
La motivazione è dunque un fattore soggettivo: ognuno di noi è motivato da fattori differenti.
Perché infatti lavoriamo? Cos’è che ci spinge a impegnarci costantemente? Lavoriamo per soddisfare molti bisogni diversi, non solo materiali, ma anche psicologici ed emotivi, e più esigenze riusciamo a soddisfare con il nostro lavoro, più siamo motivati a svolgerlo con impegno.
È importante non stancarsi mai di ricercare e di costruirsi l’attività lavorativa che nel complesso risulti più stimolante e consenta di esprimere al meglio le proprie potenzialità e i propri talenti. Dopo aver capito quali sono le proprie leve motivazionali, bisogna individuare gli obiettivi da raggiungere e perseguirli con determinazione.
La cosa migliore è avere una combinazione di obiettivi grandi e piccoli, in modo da raggiungere costantemente alcune mete, che manterranno viva la determinazione e daranno soddisfazione per le fatiche quotidiane. È importante non perdere di vista l’obiettivo finale ma bisogna evitare di concentrarsi troppo solo su quello, rischiando di sentirsi presto sopraffatti dalle difficoltà intermedie.
Nella ricerca del lavoro e nella carriera, è bene conoscere le proprie aspirazioni e pianificare passo dopo passo le azioni migliori per raggiungere il successo.
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